Negli stessi anni nacquero in Europa (Francia, Svizzera, Austria e lungo la penisola) associazioni con finalità simili ma denominazioni diverse: “Comitati di Cura”, “Società per il concorso di forestieri”, “Associazioni per il movimento dei forestieri”, “Società di abbellimento” oppure semplicemente “Pro” che avevano come obiettivo il miglioramento estetico di una località per favorire la sosta dei forestieri.
Il nome Pro Loco fu in breve tempo esteso a tutte le Associazioni Turistiche Locali e per questo le possono essere considerate le prime associazioni turistiche ricettive italiane. A partire dagli anni Venti l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT) ne promosse lo sviluppo. Modelli organizzativi simili nacquero in tutta Europa e si trovano ancora oggi diffusamente ad esempio in Austria, Belgio, Francia e Lussemburgo dove, come corrispettivo della Pro Loco, troviamo il Syndicat d’initiative.
In Toscana la prima Pro Loco della quale si ha notizia è quella di Pracchia (PT), della quale si fa riferimento già nel periodico settimanale “Il Popolo Pistoiese” del 1903, anche se la data di fondazione convenzionalmente riportata è il 1906, come si evince dallo statuto modificato il 1 gennaio 1907.